Adottare un ulivo abbandonato per compensare la CO2: l’idea di una startup di Pistoia
Recuperare ulivi abbandonati? È una soluzione per compensare la CO2 prodotta. A dirlo è uno studio condotto da un istituto di ricerca affiliato al CNR che ha preso in esame i campi di Ager Oliva , la startup pistoiese nata con l’obiettivo di salvare gli oliveti non coltivati e restituire alla Toscana un immenso patrimonio olivicolo. Secondo l’indagine, per ogni ettaro recuperato, si stima che saranno assorbite circa 15 tonnellate di anidride carbonica in più all’anno rispetto a quando le stesse piante erano abbandonate. Può sembrare un dato banale, ma è l’equivalente delle emissioni di una famiglia di tre persone in un anno. Il modello, primo in Italia, coniuga quindi la sostenibilità ambientale con quella sociale. Per ogni azienda che adotta un campo di ulivi, Ager Oliva rilascia un certificato di adozione e l’attestato di compensazione . Un olio biologico che aiuta a ridurre l’impatto ambientale “Il prodotto che ad oggi possiamo offrire alle aziende non ha